Un piccolo fornellino
d'emergenza (ma anche no !!).
L'idea mi è venuta guardando
il fornello a gel militare. Ho pensato che sarebbe bello averne uno
uguale, ma molto più piccolo, con un ingombro irrisorio, da tenere nel
minitattico
per farmi qualcosa di caldo sfruttando il gavettino
Crusader. Ma
non solo: un fornellino per bollire l'acqua "sospetta", per sciogliere la
neve, e anche una riserva di gel combustibile per accendere un fuoco in
caso di legna particolarmente umida.
Il com
bustibile
è proprio il gel che si usa per i fornellini delle fondute, o per tenere
calde le pietre ollari o le piastre di ghisa per la cucina "tanto fumo
poco arrosto". Si tratta di un gel di etanolo, dal colore giallo e dal
leggero odore di alcool. Si acquista in cialde (3 cialde da 80 grammi
l'una 4,50 euro) o in bottiglie. In commercio si trova anche un prodotto
simile, la Diavolina Gel, che però fa fumo e odore. Questo, invece, non
odora anche se macchia parecchio la pentola. Ha però il grosso svantaggio di fare una
fiamma molto chiara, e quindi con la luce è difficile vedere se è acceso.
La durata dichiarata, per 80 grammi di gel, è di 45 minuti. Dalle prove
fatte ritengo la stima corretta.
Le dimensioni che volevo
ottenere sono queste, confrontato con il modello militare e un pacchetto
di sigarette:
Il peso, pieno di gel (75
grammi), è di 95 grammi. La durata del fuoco, teoricamente, si aggira sui
40 minuti.
Veniamo alla preparazione.
Ho usato un barattolino metallico da 45 grammi di Wasabi, rafano
giapponese (lo uso per fare il Sushi e il Sashimi). L'ho semplicemente
riempito di gel. Ce ne stanno 75 grammi. Poi ho preso la solita rete
metallica per gabbie, con maglia da 1 centimetro. Ho fatto un supporto
rivestito del solito nastro di alluminio per sigillare i tubi delle stufe
(in ferramenta, 6 euro un rotolo da 9 metri). Ho praticato 3 aperture sul
fondo per permettere all'aria di entrare.
Il supporto, quando non in
uso, si blocca sul corpo del barattolo. Quando in uso, si incastra sulla
sommità, nella scanalatura esterna, rimanendo ben stabile, senza rischio
di rovesciarsi.
Il primo supporto era alto 3
centimetri, ma alla prova pratica i tempi di bollitura mi risultavano
stranamente lunghi. Ho ridotto l'altezza a 24 millimetri, lasciando la
sommità libera dal paravento, e incredibilmente in 7' e 39" ho portato 400
ml di acqua (a 7° C, temperatura ambiente 14° C) al punto di
occhieggiatura (quando l'acqua inizia a fare le bollicine sul fondo, il
limite in cui la pressione interna supera la pressione atmosferica e
inizia il bollore vivo - tra l'altro, la temperatura che deve avere
l'acqua per fare un buon the).
Supporto da 30 mm
supporto da 24 mm, aperto sopra
Il risultato è un piccolo
fornello estremamente efficace, con un'autonomia stimata di circa 40
minuti, di minimo ingombro, peso inferiore all'etto, buona resistenza al
vento, costo irrisorio. Un oggettino che credo diventerà un must nelle mie
uscite, e un ospite fisso del minitattico. Tra l'altro, un fornellino
perfettamente in grado di cucinare un piatto di noodles o di pasta e
fagioli disidratata. Un gioiellino, insomma :-P Qui c'è un breve video: